"Mamma, lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronte su mobili e muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua."
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mercoledì 2 aprile 2014

No ai prototipi, i bambini devono creare liberi

Ormai con i miei bimbi, partecipo a diversi laboratori creativi.
Insieme ci divertiamo, conosciamo nuove persone, ci confrontiamo e osserviamo i diversi approcci alla creatività.


Spesso questi laboratori si basano sulla proposta al bambino di ricreare un qualcosa come è stato pensato dalla mente dell'animatore/educatore/creativo di turno: "E alla fine realizzerete questo!", ed in anticipo, si mostra ai bambini il risultato finale fatto dall'adulto.
A questo punto, si da loro tutto il materiale necessario per creare ed i bimbi si armano di buona volontà per cercare di fare quanto è stato loro richiesto. E si divertono da matti!
Bene, benissimo. Ottimo.

Mi chiedo: e se non si facesse vedere ai bambini il prototipo a priori?
Se venissero lasciati liberi di creare in base alla propria fantasia e voglia di fare?
Si potrebbe dire loro di realizzare un determinato risultato finale, glielo si potrebbe raccontare a parole, questo certamente, ma il fatto stesso di farglielo vedere, non li limita? Non crea in loro aspettative?
E se poi un bimbo non riesce a realizzarlo come vorrebbe? Se non si sentisse all'altezza della situazione?
Cosa succede in questi casi?

Non sono una psicologa e non ne capisco nulla in merito, per questo non mi addentro in un campo che non è affatto il mio, ma, da quanto ho osservato, i bambini riescono maggiormente, quando non gli si dà un obiettivo concreto e preconfezionato.
Lasciadoli liberi di esprimere, senza veicolarli su un binario già masticato, a mio avviso, si arriva molto, ma molto più lontano, perchè la mente dei bambini è decisamente più spaziosa, creativa e allegra della nostra. Magari, in questo modo, riescono a creare ancora di più e meglio, che poi: meglio rispetto a cosa?

I lavori risultanti, in questo modo, non si assomiglieranno affatto tra loro, ogni bambino avrà messo del suo, del proprio, per non essere uguale a nessun altro se non per essere fedele a se stesso.

Ci avevate mai pensato? Che ne dite?

4 commenti:

  1. dipende. dal tipo di attività, dalla finalità, dal percorso che c'è dietro, dall'età dei bambini.
    e in ogni caso servono entrambe gli approcci, a mio parere, nella giusta misura e per gradi: ovvio che più piccoli sono maggiore sarà la componente di pura e semplice esperienza sensoriale, e quindi a poco serve proporre un prodotto fatto e finito da replicare.
    man mano che crescono però secondo me inizia anche a maturare la curiosità del sapere "come si fa", dell'imparare passaggi, fasi, movimenti e procedure.
    certo è fondamentale tenere sempre a mente che si sta fornendo loro strumenti e materiali, e che quel che conta è il piacere dell'esperienza, del fare in sé e per sé e non certo il risultato finale in quanto tale.

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    1. Ecco, al fatto delle diverse esigenze e richieste in base all'età del bambino, non ci avevo pensato... effettivamente, dare delle linee guida, può essere utile quando crescono, quando vogliono cimentarsi in qualcosa che non conoscono e che va al di là delle proprie conoscenze.

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  2. concordo con Shaula, i bambini imparano per emulazione ma non dobbiamo dare loro degli stereotipi preconfezionati. Facile a dirsi!!! A scuola dell'infanzia di orsetta i bambini di 5 anni stanno facendo dei laboratori (di Pittarello e Munari) e stanno lavorando proprio su questo: una casa deve essere per forza fatta con un quadrato e un triangolo? ^_^

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Pensieri e massime varie che ho fatto miei!

Affrontare il mare in tempesta su un guscio di noce, ma farlo mano nella mano, è più facile che non da soli..

Nella vita c'è SEMPRE qualcosa di meglio da fare che stirare. E se non c'è, bisogna lavorare sulla propria vita.

Quando distribuivano il talento della perfetta massaia io sono andata un attimo in bagno.

Per cogliere tutto il valore della gioia devi avere qualcuno con cui condividerla (M. Twain)

L'amore per la lettura è uno dei regali più belli che una mamma può fare. (L. Salemi)

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